Un conto corrente, soprattutto al giorno d’oggi, è assolutamente indispensabile, se non inevitabile, soprattutto per determinate categorie di soggetti (si pensi ai lavoratori subordinati che ricevono il proprio stipendio mediante accredito su conto corrente).
L’apertura ed il mantenimento di un conto corrente bancario ha sempre comportato dei costi, non per tutti facilmente sostenibili (spese di gestione, canoni, ecc.).
Con il Decreto ministeriale del 3 maggio 2018, n. 70, entrato in vigore il 20 giugno 2018 (CLICCA QUI per il testo integrale del decreto), si è riconosciuto il diritto dei risparmiatori, che versino in difficoltà economiche, o in situazioni finanziarie comunque disagiate o rientranti in particolari fasce di età, di aprire un conto corrente di base, con pagamento del solo canone annuale.
Oltre al pagamento del solo canone annuale, gratuito per i meno abbienti, è altresì prevista la possibilità di compiere gratuitamente determinate operazioni bancarie.
Entrando nel dettaglio del testo normativo, il decreto ministeriale in parola prevede che il conto di base sia sottoposto al pagamento di un canone annuale onnicomprensivo e senza addebito di altre spese, oneri o commissioni di alcun tipo e natura (art. 2). L’allegato A al decreto indica le seguenti operazioni annue incluse nel conto di base:
– 6 operazioni di prelievo di contante allo sportello;
– illimitati prelievi tramite ATM del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo, sul territorio nazionale;
– 12 prelievi tramite ATM di altro prestatore di servizi di pagamento sul territorio nazionale;
– illimitate operazioni di addebito diretto SEPA;
– 36 pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso l’accredito dello stipendio e della pensione);
– 12 pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA effettuati con addebito in conto;
– 6 pagamenti (non ricorrenti) effettuati tramite bonifico SEPA con addebito in conto;
– 12 operazioni di versamento in contanti e versamento in assegni;
– 1 comunicazione da trasparenza (incluso spese postali);
– 4 invii di informative periodiche (estratti conto e documento di sintesi – incluse spese postali);
– illimitate operazioni di pagamento mediante la carta di debito;
– 1 emissione, rinnovo e sostituzione della carta di debito.
Nei contratti del conto di base dovranno essere chiaramente indicati il numero di operazioni entro le quali il conto corrente sarà gratis ed il costo delle operazioni dopo il superamento della soglia .
Ai sensi dell’art. 4 del decreto, il conto di base è offerto senza spese ed è esente in modo assoluto dall’imposta di bollo per i consumatori il cui ISEE in corso di validità risulti inferiore ad euro 11.600,00. I soggetti che vogliano richiedere l’apertura del conto di base esente da spese, dovranno dichiarare per iscritto nella relativa richiesta di non essere titolari di altro conto di base ed autocertificare che il proprio ISEE è inferiore al predetto importo. Il conto può essere cointestato solo ai componenti del nucleo familiare sulla cui base è stato calcolato l’ISEE. I titolari del conto di base esente da spese dovranno comunicare al prestatore di servizi di pagamento di radicamento del conto, entro il 31 maggio di ogni anno, il proprio ISEE in corso di validità. In caso di mancata comunicazione entro il termine stabilito, il prestatore di servizi di pagamento addebita le spese nel rispetto dei criteri di ragionevolezza e coerenza e, ove applicabile, anche l’imposta di bollo. In caso di mancata comunicazione entro il termine di cui sopra, o se l’ISEE comunicato comporta la perdita dell’esenzione dalle spese e dall’imposta di bollo, il prestatore di servizi di pagamento ne dà comunicazione al titolare, che può recedere entro 2 mesi, senza che siano dovute spese né imposta. Gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino all’importo lordo annuo di € 18.000 hanno diritto a chiedere l’apertura di un conto di base gratuito che comprenda le seguenti tipologie di servizi e numero di operazioni (elencate all’allegato B al decreto):
– 6 movimenti;
– 12 prelievi di contante allo sportello;
– prelievi illimitati tramite ATM del prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo,sul territorio nazionale;
– 6 prelievi tramite ATM di altro prestatore di servizi di pagamento o del suo Gruppo,sul territorio nazionale;
– illimitate operazioni di addebito diretto SEPA;
– illimitati pagamenti ricevuti tramite bonifico SEPA (incluso l’accredito della pensione);
– 6 pagamenti ricorrenti tramite bonifico SEPA con addebito in conto;
– 6 versamenti in contanti e assegni;
– 1 comunicazione da trasparenza (incluso spese postali);
– 4 invii di informative periodiche (estratti conto e documento di sintesi – incluse spese postali);
– illimitate operazioni di pagamento attraverso carta di debito;
– 1 emissione, rinnovo e sostituzione della carta di debito.
Secondo le nuove disposizioni, quindi, tutte le banche dovranno munirsi ed offrire ai consumatori un conto corrente di base e dotato di bancomat, con un canone “ragionevole”, o del tutto gratuito per i soggetti sopra menzionati. Non sono incluse nel decreto tutte le operazioni connesse alla gestione del risparmio.
Articolo redatto a cura dell’Avv. Luca Rufino
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